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Certificato di carichi pendenti estero

9 Gennaio 2019
titraduco

Il certificato di carichi pendenti e il certificato generale del Casellario Giudiziale sono fra i documenti più richiesti per uso estero.

Occorre sapere che ai fini dell’utilizzo del certificato di carichi pendenti o del Casellario in un paese estero, il certificato originale dovrà essere opportunamente apostillato o legalizzato e ciò è competenza dell’ufficio della Procura della Repubblica, presso il Tribunale che ha emesso il certificato.

La richiesta potrà essere fatta personalmente o delegando al ritiro con relativa delega e copia della carta di identità.

Il certificato dei carichi pendenti e il casellario hanno validità 6 mesi.

Per la richiesta del certificato dovranno allegarsi una marca da bollo da €3,87 e una marca da bollo da €16 ogni 2 pagine di certificato. In caso di urgenza sarà da pagarsi anche il diritto d’urgenza con un’ulteriore marca da €3,87. Le marche da bollo si acquistano in qualsiasi tabaccheria.

Il servizio di traduzione legalizzata seguirà un iter separato di cui si occuperà il traduttore giurato che avrà tradotto e anche in questo caso, l’asseverazione richiede l’acquisto di marche da bollo che, però, variano a seconda dei diversi tribunali. Il traduttore non risponde dei contenuti del certificato tradotto, ma assume la responsabilità dei contenuti della corretta traduzione che giurerà davanti a un pubblico ufficiale, cancelliere o giudice di pace. Tali funzionari dovranno avere la firma depositata per l’estero in modo da poter legalizzare successivamente o apostillare anche la traduzione con validità per il paese di destinazione. Nel caso della Legalizzazione per l’estero, potrebbe essere necessaria anche la legalizzazione presso la rappresentanza diplomatica o consolare dello stato richiedente, ciò dipende da leggi nazionali, per cui è bene documentarsi previamente presso i relativi consolati o ambasciate.

L’Apostille dell’Aja, invece, è una convenzione che limita tale obbligo all’apposizione del timbro presso la Procura e non richiede il passaggio presso le autorità consolari, semplificando il movimento di tali documenti. Non hanno scadenza nè l’Apostille nè la Legalizzazione, ma invece, potrebbero avere scadenza i documenti anagrafici o certificati legalizzati o apostillati. Tuttavia, sono previste novità dal 16 febbraio 2019 quando si applicherà il Regolamento UE 2016/1191 che prevede un’esenzione generalizzata da legalizzazione e formalità analoghe estesa a tutti i paesi della comunità europea.

Al fine di ottenere documenti certificati è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati esperti nelle pratiche di traduzione e legalizzazione dei documenti ad uso estero, poiché errori o dimenticanze nelle traduzioni, omissioni nei documenti o la mancanza dell’adeguata legalizzazione possono causare il respingimento della pratica per cui sono stati richiesti.

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